Patologia
È un tumore che interessa le ovaie, organi dell’apparato genitale femminile responsabili della produzione di ovociti e degli ormoni sessuali femminili, come estrogeni e progesterone. Il tumore ovarico nasce dalla crescita incontrollata delle cellule delle ovaie. Nella maggior parte dei casi riguarda le cellule epiteliali, che rivestono l’organo, ma può originare anche dalle cellule germinali o stromali, seppur più raramente.
Si tratta di una patologia spesso silente, perché nei primi stadi può non dare sintomi evidenti, e per questo motivo viene spesso diagnosticata in fasi più avanzate. Se individuato precocemente, però, il tumore dell’ovaio può essere trattato con successo.
I numeri in Italia
Nel 2024, secondo il registro AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), in Italia il tumore dell’ovaio ha registrato circa 5.423 nuove diagnosi.
Tipologie
Il tumore ovarico può svilupparsi da diverse cellule presenti nell’ovaio:
- tumori epiteliali: sono i più comuni (90% dei casi) e originano dal rivestimento esterno dell’ovaio:
- Tipo 1: tumori sierosi di basso grado, mucinosi, endometrioidi e a cellule chiare
- Tipo 2: tumori sierosi di alto grado, i più frequenti.
- tumori borderline: tumori con basso grado di malignità, spesso diagnosticati in stadi iniziali e in giovane età, che possono essere trattati con interventi chirurgici conservativi;
- tumori stromali o dei cordoni sessuali: rari, originano dal tessuto connettivo dell’ovaio e producono ormoni femminili. Comprendono tumori della granulosa, granulosa-teca e di Sertoli-Leydig;
- tumori germinali: rari (5% dei casi), derivano dalle cellule che producono gli ovociti e si manifestano più spesso in donne sotto i 30 anni. Tipologie principali: teratomi, disgerminomi, tumori del sacco endodermico e coriocarcinomi.
Sintomi
Il tumore dell’ovaio nelle fasi iniziali spesso non provoca sintomi, per questo la diagnosi precoce può risultare difficile. Tuttavia, ci sono alcuni segnali a cui prestare attenzione:
- Addome gonfio o sensazione di pancia piena (meteorismo);
- Bisogno frequente di urinare;
- Dolore addominale o pelvico;
- Sanguinamento vaginale;
- Stipsi o diarrea;
- Sensazione di stanchezza insolita;
- Nausea o perdita di appetito (nelle fasi più avanzate);
- Senso di pienezza subito dopo aver iniziato a mangiare.
Se i sintomi compaiono insieme o in rapida successione è bene rivolgersi al medico ginecologo.
Fattori di rischio
I principali fattori di rischio per il tumore dell’ovaio sono:
- menarca precoce o menopausa tardiva;
- prima gravidanza oltre i 35 anni;
- malattia infiammatoria pelvica;
- non avere avuto figli;
- storia familiare;
- mutazioni genetiche (BRCA1-2, Sindrome di Lynch);
- endometriosi;
- sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)
I fattori protettivi invece sono invece l’allattamento al seno, un’età inferiore a 25 anni alla prima gravidanza, e l’impiego di contraccettivi orali.
Diagnosi ed esami
Non esistono a oggi procedure diagnostiche con un’adeguata sensibilità e specificità da permettere una diagnosi precoce e, di conseguenza, non esiste un efficace programma di screening per il tumore ovarico maligno.
In caso di sospetto clinico, il medico prescriverà accertamenti di secondo livello che normalmente comprendono:
- dosaggio dei marcatori tumorali (Ca125, CA19.9, CA15.3, CEA, alfa-feto proteina);
- ecografia transvaginale di secondo livello eseguita da un operatore esperto;
- Tomografia Computerizzata (TC) con mezzo di contrasto che comprenda il torace, l’addome e la pelvi.
In caso di necessità di approfondimento diagnostico, possono essere inoltre eseguite anche una Risonanza Magnetica (RM) della pelvi e/o una PET total body.
La diagnosi definitiva di tumore ovarico viene confermata solamente con l’esame istologico dopo l’intervento chirurgico.
Terapie
L’Ovarian Cancer Center è un centro di riferimento altamente specializzato che offre un approccio multidisciplinare alle pazienti con tumore ovarico. Il trattamento del tumore ovarico è personalizzato e comprende sia la chirurgia che il trattamento medico-chemioterapico.
In casi selezionati e per pazienti che desiderano avere figli in futuro, è possibile offrire un trattamento di preservazione della fertilità, chiamato fertility sparing surgery. Questo intervento consente di rimuovere il tumore conservando parte dell’ovaio e/o dell’utero, quando possibile, per mantenere la possibilità di concepimento successivo. La scelta di questa opzione viene valutata dal team multidisciplinare, considerando lo stadio della malattia, la tipologia di tumore e la sicurezza oncologica della paziente.
La terapia medica del tumore ovarico dopo o prima della chirurgia include la chemioterapia antiblastica sistemica e le terapia di mantenimento che includono le terapia biologiche all’avanguardia con anticorpi monoclonali e le terapie orali come i PARP inibitori. La scelta della terapia medica viene effettuata con valutazioni diagnostiche molecolari.
Tumore ovarico in stadio iniziale
Quando la malattia è limitata a una o entrambe le ovaie, l’intervento chirurgico può includere:
-
isteronefrectomia bilaterale: asportazione di utero e ovaie per rimuovere completamente il tessuto in cui potrebbe svilupparsi la malattia;
-
stadiazione peritoneale (es. omentectomia): rimozione dell’omento, un tessuto addominale che può essere sede di eventuali cellule tumorali nascoste;
-
stadiazione retroperitoneale (linfoadenectomia pelvica e lomboaortica): asportazione dei linfonodi vicino all’utero e lungo l’aorta, per verificare se la malattia si è diffusa.
Accesso chirurgico:
-
laparotomia: apertura dell’addome per operare direttamente gli organi;
-
laparoscopia operativa: intervento minimamente invasivo attraverso piccole incisioni (circa 5 mm), che riduce dolore e tempi di recupero.
Tumore ovarico in stadio avanzato
Quando la malattia si estende oltre le ovaie, il percorso diagnostico e terapeutico prevede diverse fasi:
- laparoscopia diagnostica per valutare direttamente la diffusione della malattia nell’addome, evitando di basarsi solo su esami radiologici. La laparoscopia diagnostica permette di osservare la distribuzione del tumore e prelevare campioni di tessuto (biopsie) per un esame istologico immediato, utile a confermare la diagnosi durante l’intervento;
- valutazione della citoriducibilità: attraverso scale di scoring come il Predictive Index Value (PIV) o Fagotti score, si valuta la possibilità chirurgica di citoriduzione ottimale (asportazione di tutta la malattia macroscopicamente visibile o con un residuo tumorale inferiore a 1cm);
- in caso di uno score favorevole, si procede durante lo stesso intervento a chirurgia di prima istanza (primary debulking surgery- PDS). La chirurgia citoriduttiva (la rimozione di tutto il tumore macroscopicamente visibile) prevede quindi l’asportazione di utero e ovaie, omento, linfonodi se aumentati patologicamente di volume e tutti i tessuti o organi interessati dalla malattia;
- se il tumore non è citoriducibile, si eseguono biopsie mirate per definire accuratamente la tipologia molecolare e genetica della malattia e selezionare le terapie più efficaci. Le pazienti vengono quindi avviate a chemioterapia neoadiuvante che permetta di ridurre la malattia addominale, e normalmente, dopo 3 cicli di terapia, viene riprogrammata la chirurgia.
Supporto continuativo
Presso il nostro Istituto garantiamo un supporto costante prima, durante e dopo le cure, per accompagnare ogni paziente lungo tutto il percorso di trattamento e recupero.
Gestione delle urgenze e degli effetti collaterali
La paziente oncologica è spesso una paziente fragile, che nel suo percorso di malattia necessita di aiuto e supporto: quando avverte un disturbo, che sia esso legato alla malattia o a un effetto collaterale della terapia, deve poter ricevere il parere di uno specialista in tempi rapidi, attraverso una “corsia preferenziale”.
Per questo motivo, all’Istituto di Candiolo è attivo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00, un servizio di assistenza: basta telefonare alla segreteria del Day Hospital oncologico (011 993 3775) segnalando la necessità di un consulto urgente e il paziente viene rapidamente contattato dal proprio medico specialista.
Supporto psicologico
L’impatto del tumore nella vita di una persona riguarda anche la sfera psicologica: ammalarsi di cancro infatti è sempre un avvenimento traumatico che investe tutte le dimensioni della persona e che può generare ansia, paura, rabbia, depressione.
All’Istituto di Candiolo, accanto alle terapie d’avanguardia, il percorso terapeutico e assistenziale comprende sempre un supporto psico-oncologico qualificato che aiuta il paziente ad affrontare positivamente non solo le cure ma anche la delicata fase di recupero fisico e psicologico.
È possibile partecipare anche a gruppi di sostegno psicologico per confrontarsi con altre persone che hanno vissuto o vivono la stessa esperienza.
Linea diretta con gli specialisti
Per garantire un supporto tempestivo e diretto e ricevere risposte tempestive a dubbi e domande, all’Istituto di Candiolo è attivo un servizio di assistenza dedicato a tutti i pazienti.
Dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 17.00, è possibile contattare la segreteria del Day Hospital oncologico al numero 011.993.3775, segnalando la necessità di un consulto urgente.
Il paziente verrà rapidamente messo in contatto con il proprio medico specialista, per ricevere risposte chiare e un supporto immediato.
Cure continue e palliative
Il paziente oncologico è una persona con bisogni complessi che richiede un supporto multidisciplinare non solo per la malattia tumorale, ma anche per tutte le problematiche correlate.
All’Istituto di Candiolo, i pazienti che lo necessitano o lo richiedono possono accedere a specialisti in diverse aree per ricevere supporto nutrizionale, fisioterapia, terapia del dolore e gestione di altre patologie associate.
Assistenza sociale
Il Servizio Sociale dell’Istituto di Candiolo effettua colloqui di informazione e orientamento ai pazienti e ai loro familiari su come accedere ai servizi del territorio e su come ottenere le prestazioni assistenziali e previdenziali previste dalla legge (invalidità, agevolazioni per ausili e protesi, congedi lavorativi ecc.).
Il servizio è attivo il mercoledì e il venerdì dalle 9.00 alle 13.00 (telefono: 011 9933059).
Follow up
Con la conclusione del percorso di cura inizia il periodo di follow up durante il quale, mediante una serie di esami e di visite, vengono monitorati gli effetti collaterali delle terapie effettuate e la loro efficacia e si valuta il recupero funzionale della paziente.
Le visite di follow up sono importanti soprattutto per intercettare precocemente eventuali recidive, in modo da intervenire con una terapia idonea. Per la paziente sono anche una preziosa occasione di dialogo con il proprio medico specialista.
È lo stesso medico specialista a programmare le visite di controllo, nelle quali vengono valutate le condizioni di salute della paziente e visionati i referti di eventuali esami richiesti.
Gruppo Interdisciplinare
Ogni tumore richiede, in tutte le fasi di gestione della malattia, un approccio multidisciplinare che all’Istituto di Candiolo è garantito da un team di diversi specialisti, appartenenti ai vari dipartimenti clinici e chirurgici dell’Istituto: questo team si chiama GIC (Gruppo Interdisciplinare di Cure). Il GIC assicura la presa in carico di ogni paziente per tutto l’iter diagnostico-terapeutico, comprese la prescrizione e la prenotazione degli esami e la comunicazione con il malato e con i suoi familiari. Il GIC definisce e condivide un percorso di cura personalizzato per ogni paziente, basato non solo sulla tipologia e lo stadio del tumore, ma anche sulle caratteristiche del paziente stesso. L’obiettivo è quello di garantirgli il risultato migliore dal punto di vista sia oncologico sia funzionale e il mantenimento di una buona qualità di vita.Il Gruppo lavora inoltre in stretta collaborazione con i ricercatori dell’Istituto per garantire ai pazienti un rapido accesso alle novità prodotte dalla ricerca nello screening, nella diagnosi e nelle terapie.
Divisioni cliniche
Il percorso diagnostico-terapeutico dei tumori dell’a cervice uterina ‘ovaio a Candiolo coinvolge diverse divisioni cliniche, tra cui:
- Centro per i Tumori dell’Ovaio
- Ginecologia Oncologia e Tumori Ereditari
- Oncologia Medica
- Anestesia e rianimazione
- Medicina nucleare
- Radioterapia
- Radiodiagnostica
- Anatomia patologica
Studi clinici
I ricercatori dell’Istituto di Candiolo sono attualmente impegnati in numerosi progetti, nazionali e internazionali, sui tumori ginecologici.
I principali studi riguardano la ricerca clinica, traslazionale e molecolare. Inoltre sono attivi numerosi studi clinici sperimentali su nuovi farmaci chemioterapici e sulla immunoterapia, e procedure chirurgiche sperimentali come la chemioipertermia intraperitoneale (HIPEC).
Perché sceglierci
All’Istituto di Candiolo IRCCS, ogni paziente affetta da tumore dell’ovaio è seguito secondo canoni di altissima specializzazione, grazie al lavoro sinergico di un Gruppo Interdisciplinare di Cura (GIC) dedicato.
Esperienza clinica e approccio su misura
Grazie all’elevato numero di casi trattati ogni anno, l’Istituto di Candiolo è un riferimento nazionale per la presa in carico dei tumori dell’esofago. L’esperienza maturata consente di affrontare anche le situazioni più complesse, sempre con un approccio personalizzato, costruito sul profilo clinico e personale di ciascun paziente.
Tecnologie di imaging e diagnostica avanzata
La definizione del piano terapeutico parte sempre da una diagnosi accurata e tempestiva. I pazienti hanno accesso a tecnologie di imaging di ultima generazione, che permettono una valutazione precisa dell’estensione della malattia.
Inoltre l’Istituto offre indagini di laboratorio avanzate e sofisticate, comprese analisi molecolari e genomiche, fondamentali per identificare caratteristiche biologiche del tumore e orientare le decisioni terapeutiche.
Tecniche chirurgiche mininvasive e multidisciplinarietà
Quando indicata, la chirurgia viene eseguita con tecniche mininvasive (laparoscopiche o toracoscopiche), che riducono il trauma operatorio, favoriscono un più rapido recupero e migliorano la qualità di vita post-intervento. Ogni scelta terapeutica viene definita all’interno del GIC, garantendo un approccio coerente e integrato.
Ricerca clinica e accesso ai trial
In quanto IRCCS, l’Istituto di Candiolo unisce alla pratica clinica una forte vocazione alla ricerca scientifica. I pazienti possono essere valutati per l’inserimento in trial clinici attivi, che rappresentano una possibilità concreta di accedere a terapie innovative, non ancora disponibili nella pratica standard. La collaborazione tra cura e ricerca è un valore distintivo che si traduce in opportunità concrete per il paziente.
Cura e supporto in ogni fase del percorso
Il Gruppo Interdisciplinare di Cura si prende cura della persona in ogni fase: dalla diagnosi alla terapia, fino al follow-up, con attenzione al supporto nutrizionale, alla salute psicologica e al reinserimento nella vita quotidiana. L’organizzazione dei controlli, delle visite e delle terapie è pensata per garantire continuità e serenità, valorizzando sempre la dimensione umana della cura.