Patologia
L’endometriosi è una patologia molto diffusa (colpisce circa una donna su 10), caratterizzata dalla presenza del tessuto che riveste normalmente l’interno dell’utero (endometrio) al di fuori della cavità uterina stessa.
L’endometriosi è una patologia multifattoriale e dipendente dall’azione ormonale, tipica dell’età fertile. Ha generalmente un decorso cronico, progressivo e con possibili recidive, e si manifesta soprattutto con dolore pelvico e difficoltà nel concepimento (infertilità).
Le sedi più frequenti in cui si sviluppano gli impianti di endometriosi sono le ovaie, il peritoneo pelvico (la membrana che riveste internamente la pelvi) e il setto retto-vaginale (lo spazio tra retto e vagina). Tuttavia, questa malattia può interessare anche altri organi e tessuti del corpo, a eccezione della milza.
L’endometriosi è anche associata a un rischio aumentato di alcuni tumori ginecologici, tra cui il carcinoma ovarico, il carcinoma endometriale e i sarcomi dello stroma endometriale. Studi hanno infatti evidenziato che le donne con endometriosi presentano un rischio di sviluppare un carcinoma ovarico da 3 a 5 volte superiore rispetto alla popolazione generale. In numeri, il carcinoma ovarico si osserva nello 1,5% delle donne con endometriosi, rispetto allo 0,04% nella popolazione generale. Allo stesso tempo, l’endometriosi è più frequente tra le donne affette da carcinoma ovarico, con un’incidenza compresa tra l’8% e il 30%.
All’Istituto di Candiolo trattiamo questa patologia con un approccio specifico che permette di riconoscere in modo accurato le forme precancerose e di intervenire tempestivamente su quelle che potrebbero evolvere in tumore.
L’obiettivo è offrire alle pazienti un percorso di cura sicuro ed efficace, grazie a competenze avanzate che permettono di eseguire trattamenti delicati e mirati simili a quelli della chirurgia ginecologica oncologica, ma con un approccio meno invasivo.
Divisioni cliniche coinvolte
Il percorso diagnostico-terapeutico dell’endometriosi a Candiolo coinvolge diverse divisioni cliniche, tra cui la Ginecologia Oncologica e l’Ovarian Cancer Center.
Sintomi
I sintomi più comuni sono:
- dismenorrea (dolore durante le mestruazioni);
- dolore pelvico cronico;
- dolore periovulatorio;
- dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali);
- dischezia (dolore nella defecazione);
- disuria (dolore a urinare).
Il dolore legato all’endometriosi può essere molto intenso e invalidante, influenzando in modo significativo la qualità della vita e il benessere psicologico delle donne colpite.
Oltre al dolore, l’endometriosi può causare alterazioni anatomiche a carico di diversi organi pelvici: intestino, vescica e ureteri. In alcuni casi, queste modificazioni possono portare a stenosi intestinali o urinarie e persino a danni d’organo, oppure determinare disfunzioni pelviche di vario tipo:
- sessuali: dolore durante i rapporti (dispareunia), dolore vulvare (vulvodinia);
- urinarie: ipersensibilità o iperattività vescicale;
- rettali: stipsi, diarrea, alvo irregolare, alvo intermittente, tenesmo rettale;
- perineali: ipertono del pavimento pelvico.
Fattori di rischio
I fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare endometriosi includono:
- età e ciclo mestruale: è più comune nelle donne in età fertile, con menarca precoce o cicli mestruali corti (<28 giorni);
- storia familiare: avere una madre, sorella o parente con endometriosi aumenta il rischio;
- anomalie del flusso mestruale: mestruazioni abbondanti, prolungate o con difficoltà di drenaggio uterino;
- infertilità preesistente: le donne con problemi di fertilità hanno più probabilità di avere endometriosi;
- fattori ormonali: alti livelli di estrogeni o esposizione prolungata agli estrogeni possono favorire lo sviluppo della malattia;
- stile di vita e ambiente: obesità, sedentarietà e alcune esposizioni ambientali potrebbero influenzare il rischio, sebbene i dati siano meno definitivi;
- chirurgie o traumi uterini pregressi: come taglio cesareo o interventi chirurgici sull’utero, che in alcuni casi possono facilitare l’impianto di tessuto endometriale in sedi anomale.
Diagnosi ed esami
La sintomatologia dell’endometriosi è molto variabile e simile ad altre malattie, come la sindrome dell’intestino irritabile o la malattia infiammatoria pelvica, causando spesso un ritardo nella diagnosi.
La diagnosi di endometriosi si basa su anamnesi e valutazione del dolore pelvico, esame obiettivo ed indagini strumentali, in particolare l’ecografia pelvica transvaginale o transaddominale che consente un “pain mapping” accurato. Essendo operatore-dipendente, va eseguita in centri con esperienza.
All’Istituto di Candiolo IRCCS sono presenti ambulatori dedicati allo studio dell’endometriosi, con ecografie di II livello eseguite da ecografisti esperti, in grado di distinguere masse ovariche endometriosiche benigne da lesioni con caratteristiche sospette di cancerizzazione. Considerata l’estrema variabilità clinica e le diverse localizzazioni, è fondamentale una valutazione accurata della malattia per definire l’estensione e scegliere l’approccio terapeutico più adeguato.
Quando necessario, possono essere utilizzate indagini complementari per pianificare il miglior percorso di cura:
- Ecografia pelvica transvaginale di II livello
- Risonanza Magnetica (RM)
- Uro-TAC
- Cistoscopia
Terapie
Terapia medica
Esclusa la possibile evoluzione in senso tumorale, la terapia medica dell’endometriosi serve principalmente a ridurre i sintomi, come il dolore e il disagio pelvico, ma non modifica il decorso della malattia né permette di ottenere una guarigione completa.
Il trattamento medico dell’endometriosi ha come obiettivo quello di mantenere la patologia in uno stato di stand-by in funzione della vita riproduttiva della donna.
La terapia medica si basa sull’utilizzo di antinfiammatori ed antidolorifici (FANS), i contraccettivi ormonali combinati (COC) e progestinici che sono considerati la terapia medica di prima e seconda scelta nel trattamento dell’endometriosi, gli analoghi del GnRH.
Terapia Chirurgica
La terapia chirurgica può essere necessaria, nell’arco della vita fertile delle donne affette, per ristabilire l’anatomia dell’addome, risolvere una sintomatologia che non risponde alla terapia farmacologica, trattare le forme “complicate” della malattia o atipiche o cancerizzate.
L’approccio chirurgico (a seconda dell’età della paziente, del desiderio di gravidanza, del quadro clinico e delle esigenze specifiche della paziente) prevede la possibilità di eseguire un trattamento di tipo conservativo o radicale offerto nel nostro centro.
L’intervento conservativo con rimozione completa delle lesioni di malattia, nella maggior parte dei casi può portare alla risoluzione della sintomatologia dolorosa. L’efficacia del trattamento chirurgico, data la natura cronico-ricorrente della patologia, può non essere definitiva. Pertanto, deve essere eseguito un follow-up regolare post-operatorio per evidenziare eventuali recidive di malattia.
Gli obiettivi del trattamento chirurgico conservativo sono:
- asportazione completa delle lesioni macroscopiche;
- ripristinare i normali rapporti anatomici;
- preservare o migliorare la fertilità;
- trattamento dell’endometriosi complicata:
- compromissione d’organo (compressione ureterale o stenosi intestinale significativa);
- cisti ovariche sospette (rischio di cancerizzazione);
- quadro di flogosi pelvica.
La laparoscopia (intervento mini-invasivo che si effettua eseguendo 4 incisioni di 5 mm e 12 mm a livello dell’addome) è l’approccio chirurgico preferenziale nel trattamento dell’endometriosi, poiché offre numerosi vantaggi rispetto alla laparotomia (intervento chirurgico più invasivo che comporta l’apertura dell’addome).
Fondamentale è l’esecuzione dell’intervento in centri specializzati in grado di effettuare una chirurgia nerve-sparing che permette di risparmiare i plessi nervosi.
All’Istituto di Candiolo è presente un servizio di chirurgia laparoscopica avanzata eseguita da personale estremamente qualificato con tecniche all’avanguardia come la chirurgia guidata dalla fluorescenza con verde indocianina (tecnica sperimentale di preservazione di tessuti sani da quelli infiltrati da endometriosi).
L’Istituto di Candiolo IRCCS offre inoltre connessioni dirette con centri di medicina della riproduzione in modo da fornire un supporto per la preservazione della fertilità e counselling per i percorsi di procreazione medicalmente assistita, ove necessari.
Perché sceglierci
L’Istituto di Candiolo offre diagnosi, consulenza e trattamento per questa patologia molto diffusa nella popolazione femminile, ma spesso non riconosciuta per lungo tempo, con i conseguenti ritardi nella diagnosi. In questo modo, ogni paziente può essere seguita da professionisti esperti in tutte le fasi del percorso di cura.
Per la diagnosi, l’Istituto mette a disposizione:
- un ambulatorio ecografico di II livello, specializzato nell’individuare l’endometriosi;
- un ambulatorio ginecologico dedicato all’endometriosi profonda.
Per il trattamento chirurgico, è disponibile un servizio di chirurgia laparoscopica avanzata, eseguito da personale altamente qualificato. Vengono utilizzate tecniche innovative, come la chirurgia guidata dalla fluorescenza con verde indocianina, che permette di distinguere i tessuti sani da quelli colpiti dall’endometriosi, preservando la funzionalità degli organi coinvolti.
L’Istituto offre inoltre collegamenti diretti con centri di medicina della riproduzione, per supportare la preservazione della fertilità e fornire consulenza sui percorsi di procreazione medicalmente assistita, quando necessario.