Tumori femminili: la storia di Chiara
La storia di Chiara, 29 anni, può essere d’esempio per molte donne ed è proprio per questa ragione che Chiara ha gentilmente deciso di raccontarcela. Un modo per condividere il suo percorso. Un cammino che l’ha portata a trasformare paura e incertezza in forza e consapevolezza.
Tutto è iniziato con sintomi generici, difficili da interpretare. Nessuna diagnosi certa, nessuna risposta immediata. Ma Chiara ha scelto di non ignorarli e di fidarsi del proprio corpo.
“Mi sono intestardita – ci spiega -, e se non l’avessi fatto, non so a che punto avrebbero trovato quello che poi hanno scoperto a Candiolo.”
All’IRCCS di Candiolo, grazie all’équipe dell’Ovarian Cancer Center guidata dal Dott. Luigi Carlo Turco, è infatti arrivata la diagnosi: tumore ovarico alle cellule di Sertoli-Leydig, una forma rara. È stato l’inizio di un percorso complesso.
“All’inizio mi è crollata la terra sotto i piedi – prosegue Chiara –. Non era tanto la paura della malattia, quanto quella di non sapere cosa sarebbe successo. Pensavo solo settimana per settimana, perché era l’unico modo per non farmi travolgere.”
A Candiolo ha trovato un luogo dove sentirsi accolta. Tra medici, infermieri e altre pazienti, ha scoperto che la cura passa anche dall’ascolto e dalla gentilezza. “Qui ho trovato un senso di protezione che mi ha aiutata a respirare di nuovo”.
Il primo incontro con la sua oncologa è un ricordo indelebile:
“Ero nel panico. Lei mi ha accolta con un sorriso enorme, una voce dolce ma precisa. Mi ha spiegato tutto e poi mi ha chiesto se avessi domande. Le ho chiesto dei miei capelli. È bastato poco: sono entrata quasi in lacrime ed uscita con un sorriso che non ho più dimenticato.”
Oggi Chiara vive a un ritmo diverso. E’ più consapevole e attenta alle cose che contano davvero.
“Non ho perso i miei sogni, ma cerco di dare la precedenza a me stessa rispetto a ciò che gli altri si aspettano.”
Con la sua esperienza, Chiara vuole ricordare a tutte le donne l’importanza di ascoltare i segnali del proprio corpo, di chiedere aiuto e di affrontare la paura. Perché coraggio, prevenzione e umanità possono davvero cambiare una vita.