Patologia
Il mesotelioma maligno è un tumore raro, più frequente negli uomini, strettamente legato all’esposizione all’amianto, materiale ampiamente usato in edilizia e industria soprattutto tra gli anni ’70 e ’80.
Questo tumore origina dalle cellule mesoteliali, che rivestono le principali cavità sierose dell’organismo:
- pleura (membrana che riveste i polmoni): 60-70% dei casi
- peritoneo (membrana che riveste gli organi addominali): 30-35% dei casi
- pericardio (membrana che riveste il cuore): forma molto rara.
Dal mesotelio possono svilupparsi anche tumori benigni (es. tumori adenomatoidi, mesotelioma cistico benigno), generalmente trattati con sola chirurgia e senza necessità di ulteriori terapie.
I numeri in Italia
Nel 2024, secondo il registro AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), in Italia il mesotelioma ha registrato circa 1.779 nuove diagnosi (1.328 uomini e 451 donne).
Sintomi
Mesotelioma pleurico
Nella maggior parte dei casi, i sintomi iniziali sono legati alla presenza di versamento pleurico (accumulo di liquido nella cavità pleurica) e comprendono:
- fiato corto (dispnea)
- tosse persistente
- dolore a un lato del torace o nella parte bassa della schiena
- possono comparire anche sintomi generali, come debolezza muscolare e perdita di peso.
Mesotelioma peritoneale
Si manifesta più frequentemente con:
- dolore addominale
- perdita di peso
- nausea e vomito
- in alcuni casi, l’addome può aumentare di volume per l’accumulo di liquido nel peritoneo (ascite).
Fattori di rischio
La causa principale del mesotelioma pleurico è l’esposizione all’amianto (asbesto). L’aumento dei casi negli ultimi decenni è legato soprattutto al largo utilizzo di questo materiale, introdotto dagli anni ’50 nelle costruzioni edilizie, nei cantieri navali, nella produzione di freni e frizioni delle auto e per la realizzazione di tessuti e carte. Il tempo che intercorre tra l’esposizione e l’insorgenza della malattia (latenza) è in genere di 40-50 anni. In Italia, dal 1994 è vietata la commercializzazione di prodotti contenenti amianto.
Il rischio di sviluppare un mesotelioma varia in base a:
- tipo di fibra (più elevato per la crocidolite)
- durata dell’esposizione
- dimensione delle fibre
Circa il 70% delle fibre inalate viene eliminato naturalmente tramite le vie respiratorie o intestinali. Quelle che restano possono penetrare nei tessuti, accumularsi nella parte inferiore del polmone e raggiungere la pleura viscerale (lo strato a diretto contatto con i polmoni). Qui, con il tempo, possono formarsi placche ialine pleuriche, che in alcuni casi evolvono in mesotelioma.
Ad oggi non esistono test di screening in grado di diagnosticare precocemente il mesotelioma pleurico.
Diagnosi ed esami
Pleurectomia e Decorticazione Polmonare
Questo intervento chirurgico è utilizzato per trattare il mesotelioma pleurico, che colpisce la membrana che riveste la parete interna della parete toracica e dei polmoni (pleura parietale e viscerale).
Durante la pleurectomia, il chirurgo rimuove tutta la pleura e il tessuto circostante affetto dal cancro.
Questo intervento mira a rimuovere il tumore senza asportare il polmone sottostante al fine di alleviare i sintomi associati, come il dolore toracico e l’accumulo di liquido nel torace (versamento pleurico).
La pleurectomia talvolta può essere allargata asportando gli organi limitrofi coinvolti dalla malattia.
Escissione del diaframma
La pleurectomia può essere allargata in alcuni casi al muscolo diaframmatico in quanto il mesotelioma può diffondersi e infiltrare questa struttura anatomica che separa la cavità toracica da quella addominale. L’asportazione chirurgica prevede l’escissione di parte o di tutto il diaframma e la sua ricostruzione con o senza sostituzione protesica.
Pericardiectomia
Se il mesotelioma si diffonde al pericardio (la membrana che avvolge il cuore), può essere necessaria l’asportazione chirurgica del pericardio affetto e la sua sostituzione mediante protesi sintetiche o biologiche.
Pneumonectomia
In casi molto avanzati di mesotelioma pleurico in cui il tumore coinvolge un polmone in modo significativo, può essere necessario rimuovere l’intero polmone affetto chirurgicamente.
Citoriduzione ipertermica intraperitoneale (HITOC)
Questa procedura può essere eseguita in concomitanza con la pleurectomia. Dopo la rimozione chirurgica del tumore, viene fatta circolare una soluzione chemioterapica riscaldata a 41°/42° per circa 60 minuti direttamente nella cavità toracica per produrre la morte di eventuali cellule cancerogene residue. Il trattamento chirurgico del mesotelioma rientra solitamente in un approccio multimodale, combinato cioè con altre forme di terapia, come la chemioterapia e la radioterapia, per migliorare l’efficacia complessiva del trattamento e per gestire la malattia in modo più completo. La scelta del trattamento dipende da diversi fattori, tra cui lo stadio del tumore, la salute generale del paziente e le preferenze personali. Il trattamento chirurgico del mesotelioma dipende dalla stadiazione della malattia e dalla sua estensione.
Tipologie di mesotelioma pleurico
In base alle caratteristiche delle cellule, il mesotelioma può essere suddiviso in quattro istotipi:
- Epitelioide: il più comune (70-85% dei casi) e con la migliore prognosi;
- Sarcomatoide o fibroso: circa il 10% dei casi;
- Misto o bifasico: 10-25% dei casi;
- Desmoplastico: meno del 2% dei casi, il più difficile da diagnosticare.
Terapie
In casi selezionati, il mesotelioma pleurico può essere trattato con una combinazione di farmaci, chirurgia e radioterapia.
Il trattamento farmacologico resta la terapia principale per tutti i pazienti.
Pleurectomia e Decorticazione Polmonare
Questo intervento chirurgico è utilizzato per trattare il mesotelioma pleurico, che colpisce la membrana che riveste la parete interna della parete toracica e dei polmoni (pleura parietale e viscerale).
Durante la pleurectomia, il chirurgo rimuove tutta la pleura e il tessuto circostante affetto dal cancro.
Questo intervento mira a rimuovere il tumore senza asportare il polmone sottostante al fine di alleviare i sintomi associati, come il dolore toracico e l’accumulo di liquido nel torace (versamento pleurico).
La pleurectomia talvolta può essere allargata asportando gli organi limitrofi coinvolti dalla malattia.
Escissione del diaframma
La pleurectomia può essere allargata in alcuni casi al muscolo diaframmatico in quanto il mesotelioma può diffondersi e infiltrare questa struttura anatomica che separa la cavità toracica da quella addominale. L’asportazione chirurgica prevede l’escissione di parte o di tutto il diaframma e la sua ricostruzione con o senza sostituzione protesica.
Pericardiectomia
Se il mesotelioma si diffonde al pericardio (la membrana che avvolge il cuore), può essere necessaria l’asportazione chirurgica del pericardio affetto e la sua sostituzione mediante protesi sintetiche o biologiche.
Pneumonectomia
In casi molto avanzati di mesotelioma pleurico in cui il tumore coinvolge un polmone in modo significativo, può essere necessario rimuovere l’intero polmone affetto chirurgicamente.
Citoriduzione ipertermica intraperitoneale (HITOC)
Questa procedura può essere eseguita in concomitanza con la pleurectomia. Dopo la rimozione chirurgica del tumore, viene fatta circolare una soluzione chemioterapica riscaldata a 41°/42° per circa 60 minuti direttamente nella cavità toracica per produrre la morte di eventuali cellule cancerogene residue. Il trattamento chirurgico del mesotelioma rientra solitamente in un approccio multimodale, combinato cioè con altre forme di terapia, come la chemioterapia e la radioterapia, per migliorare l’efficacia complessiva del trattamento e per gestire la malattia in modo più completo. La scelta del trattamento dipende da diversi fattori, tra cui lo stadio del tumore, la salute generale del paziente e le preferenze personali. Il trattamento chirurgico del mesotelioma dipende dalla stadiazione della malattia e dalla sua estensione.
Chirurgia
Il trattamento chirurgico del mesotelioma rientra solitamente in un approccio multimodale, combinato cioè con altre forme di terapia, come la chemioterapia e la radioterapia, per migliorare l’efficacia complessiva del trattamento e per gestire la malattia in modo più completo. La scelta del trattamento dipende da diversi fattori, tra cui lo stadio del tumore, la salute generale del paziente e le preferenze personali. Il trattamento chirurgico del mesotelioma dipende dalla stadiazione della malattia e dalla sua estensione.
Pleurectomia e Decorticazione Polmonare
Questo intervento chirurgico è utilizzato per trattare il mesotelioma pleurico, che colpisce la membrana che riveste la parete interna della parete toracica e dei polmoni (pleura parietale e viscerale).
Durante la pleurectomia, il chirurgo rimuove tutta la pleura e il tessuto circostante affetto dal cancro.
Questo intervento mira a rimuovere il tumore senza asportare il polmone sottostante al fine di alleviare i sintomi associati, come il dolore toracico e l’accumulo di liquido nel torace (versamento pleurico).
La pleurectomia talvolta può essere allargata asportando gli organi limitrofi coinvolti dalla malattia.
Escissione del diaframma
La pleurectomia può essere allargata in alcuni casi al muscolo diaframmatico in quanto il mesotelioma può diffondersi e infiltrare questa struttura anatomica che separa la cavità toracica da quella addominale. L’asportazione chirurgica prevede l’escissione di parte o di tutto il diaframma e la sua ricostruzione con o senza sostituzione protesica.
Pericardiectomia
Se il mesotelioma si diffonde al pericardio (la membrana che avvolge il cuore), può essere necessaria l’asportazione chirurgica del pericardio affetto e la sua sostituzione mediante protesi sintetiche o biologiche.
Pneumonectomia
In casi molto avanzati di mesotelioma pleurico in cui il tumore coinvolge un polmone in modo significativo, può essere necessario rimuovere l’intero polmone affetto chirurgicamente.
Citoriduzione ipertermica intraperitoneale (HITOC)
Questa procedura può essere eseguita in concomitanza con la pleurectomia. Dopo la rimozione chirurgica del tumore, viene fatta circolare una soluzione chemioterapica riscaldata a 41°/42° per circa 60 minuti direttamente nella cavità toracica per produrre la morte di eventuali cellule cancerogene residue. Il trattamento chirurgico del mesotelioma rientra solitamente in un approccio multimodale, combinato cioè con altre forme di terapia, come la chemioterapia e la radioterapia, per migliorare l’efficacia complessiva del trattamento e per gestire la malattia in modo più completo. La scelta del trattamento dipende da diversi fattori, tra cui lo stadio del tumore, la salute generale del paziente e le preferenze personali. Il trattamento chirurgico del mesotelioma dipende dalla stadiazione della malattia e dalla sua estensione.
Radioterapia
La principale indicazione è, a oggi, quella palliativa, in presenza di sintomatologia dolorosa localizzata. Solo in casi altamente selezionati (in base elle condizioni generali, comorbidità, estensione di malattia ed istologia) è proponibile un trattamento al fine di migliorare il controllo di malattia e ridurre eventuali recidive loco-regionali.
Supporto continuativo
Presso il nostro Istituto garantiamo un supporto costante prima, durante e dopo le cure, per accompagnare ogni paziente lungo tutto il percorso di trattamento e recupero.
Pleurectomia e Decorticazione Polmonare
Questo intervento chirurgico è utilizzato per trattare il mesotelioma pleurico, che colpisce la membrana che riveste la parete interna della parete toracica e dei polmoni (pleura parietale e viscerale).
Durante la pleurectomia, il chirurgo rimuove tutta la pleura e il tessuto circostante affetto dal cancro.
Questo intervento mira a rimuovere il tumore senza asportare il polmone sottostante al fine di alleviare i sintomi associati, come il dolore toracico e l’accumulo di liquido nel torace (versamento pleurico).
La pleurectomia talvolta può essere allargata asportando gli organi limitrofi coinvolti dalla malattia.
Escissione del diaframma
La pleurectomia può essere allargata in alcuni casi al muscolo diaframmatico in quanto il mesotelioma può diffondersi e infiltrare questa struttura anatomica che separa la cavità toracica da quella addominale. L’asportazione chirurgica prevede l’escissione di parte o di tutto il diaframma e la sua ricostruzione con o senza sostituzione protesica.
Pericardiectomia
Se il mesotelioma si diffonde al pericardio (la membrana che avvolge il cuore), può essere necessaria l’asportazione chirurgica del pericardio affetto e la sua sostituzione mediante protesi sintetiche o biologiche.
Pneumonectomia
In casi molto avanzati di mesotelioma pleurico in cui il tumore coinvolge un polmone in modo significativo, può essere necessario rimuovere l’intero polmone affetto chirurgicamente.
Citoriduzione ipertermica intraperitoneale (HITOC)
Questa procedura può essere eseguita in concomitanza con la pleurectomia. Dopo la rimozione chirurgica del tumore, viene fatta circolare una soluzione chemioterapica riscaldata a 41°/42° per circa 60 minuti direttamente nella cavità toracica per produrre la morte di eventuali cellule cancerogene residue. Il trattamento chirurgico del mesotelioma rientra solitamente in un approccio multimodale, combinato cioè con altre forme di terapia, come la chemioterapia e la radioterapia, per migliorare l’efficacia complessiva del trattamento e per gestire la malattia in modo più completo. La scelta del trattamento dipende da diversi fattori, tra cui lo stadio del tumore, la salute generale del paziente e le preferenze personali. Il trattamento chirurgico del mesotelioma dipende dalla stadiazione della malattia e dalla sua estensione.
Gruppo Interdisciplinare
Ogni tumore richiede, in tutte le fasi di gestione della malattia, un approccio multidisciplinare che all’Istituto di Candiolo è garantito da un team di diversi specialisti, appartenenti ai vari dipartimenti clinici e chirurgici dell’Istituto: questo team si chiama GIC (Gruppo Interdisciplinare di Cure). Il GIC assicura la presa in carico di ogni paziente per tutto l’iter diagnostico-terapeutico, comprese la prescrizione e la prenotazione degli esami e la comunicazione con il malato e con i suoi familiari. Il GIC definisce e condivide un percorso di cura personalizzato per ogni paziente, basato non solo sulla tipologia e lo stadio del tumore, ma anche sulle caratteristiche del paziente stesso. L’obiettivo è quello di garantirgli il risultato migliore dal punto di vista sia oncologico sia funzionale e il mantenimento di una buona qualità di vita.Il Gruppo lavora inoltre in stretta collaborazione con i ricercatori dell’Istituto per garantire ai pazienti un rapido accesso alle novità prodotte dalla ricerca nello screening, nella diagnosi e nelle terapie.
Divisioni cliniche
Il percorso diagnostico-terapeutico del mesotelioma a Candiolo coinvolge diverse divisioni cliniche, tra cui:
- Chirurgia Toracica
- Oncologia Medica
- Anestesia e rianimazione
- Medicina nucleare
- Radioterapia
- Radiodiagnostica
- Anatomia patologica
Perché sceglierci
All’Istituto di Candiolo IRCCS, ogni paziente affetto da mesotelioma è seguito in modo altamente specializzato, grazie al lavoro sinergico di un Gruppo Interdisciplinare di Cura (GIC) dedicato.
Esperienza clinica e approccio su misura
Grazie all’elevato numero di casi trattati ogni anno, l’Istituto di Candiolo è un riferimento nazionale per la presa in carico dei tumori dell’esofago. L’esperienza maturata consente di affrontare anche le situazioni più complesse, sempre con un approccio personalizzato, costruito sul profilo clinico e personale di ciascun paziente.
Tecnologie di imaging e diagnostica avanzata
La definizione del piano terapeutico parte sempre da una diagnosi accurata e tempestiva. I pazienti hanno accesso a tecnologie di imaging di ultima generazione, che permettono una valutazione precisa dell’estensione della malattia.
Inoltre l’Istituto offre indagini di laboratorio avanzate e sofisticate, comprese analisi molecolari e genomiche, fondamentali per identificare caratteristiche biologiche del tumore e orientare le decisioni terapeutiche.
Tecniche chirurgiche mininvasive e multidisciplinarietà
Quando indicata, la chirurgia viene eseguita con tecniche mininvasive (laparoscopiche o toracoscopiche), che riducono il trauma operatorio, favoriscono un più rapido recupero e migliorano la qualità di vita post-intervento. Ogni scelta terapeutica viene definita all’interno del GIC, garantendo un approccio coerente e integrato.
Ricerca clinica e accesso ai trial
In quanto IRCCS, l’Istituto di Candiolo unisce alla pratica clinica una forte vocazione alla ricerca scientifica. I pazienti possono essere valutati per l’inserimento in trial clinici attivi, che rappresentano una possibilità concreta di accedere a terapie innovative, non ancora disponibili nella pratica standard. La collaborazione tra cura e ricerca è un valore distintivo che si traduce in opportunità concrete per il paziente.
Cura e supporto in ogni fase del percorso
Il Gruppo Interdisciplinare di Cura si prende cura della persona in ogni fase: dalla diagnosi alla terapia, fino al follow-up, con attenzione al supporto nutrizionale, alla salute psicologica e al reinserimento nella vita quotidiana. L’organizzazione dei controlli, delle visite e delle terapie è pensata per garantire continuità e serenità, valorizzando sempre la dimensione umana della cura.