Tumori di testa e collo

Patologia

I tumori della testa e del collo, detti anche tumori del distretto cervicofacciale o delle vie aerodigestive superiori, comprendono diverse neoplasie che si sviluppano in aree come bocca, lingua, gengive, faringe, laringe, naso, seni paranasali e ghiandole salivari e possono comportare lo sviluppo di metastasi ai linfonodi del collo. La sede più frequentemente interessata è la laringe, seguita dal cavo orale e dalla faringe

Questi tumori interessano una parte del nostro corpo fondamentale nella vita di ogni giorno e possono comportare un’importante alterazione sulla funzionalità e l’estetica: per questo, il percorso terapeutico richiede un approccio multidisciplinare che integri anche il supporto riabilitativo e psicologico.

L’andamento della malattia dipende molto dalla sede del tumore, dal suo stadio al momento della diagnosi e dalle condizioni generali del paziente. In molti casi, soprattutto quando individuati precocemente e trattati in centri specializzati, le possibilità di cura e di controllo di questi tumori sono confortanti.

Tipologie

La maggior parte di queste neoplasie è costituita dai carcinomi spinocellulari, che originano dalle cellule squamose che rivestono le superfici mucose;

Meno comuni, ma comunque rilevanti, sono i melanomi, i linfomi, i sarcomi e i tumori delle ghiandole salivari.

I numeri in Italia

Secondo il registro AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), nel 2022 in Italia i tumori del distretto di testa e collo hanno registrato circa 9.750 nuove diagnosi (7.050 uomini e 2.700 donne).

Sintomi

I sintomi iniziali sono spesso lievi e aspecifici, rendendo difficile una diagnosi precoce. Tra i segnali più comuni:

  • dolore a livello di lingua e gengive;
  • mal di gola persistente;
  • senso di costrizione alla gola o difficoltà a deglutire;
  • disfonia, come alterazione della voce persistente
  • difficoltà respiratoria;
  • ostruzione nasale;
  • epistassi recidivante;
  • dolore all’orecchio (otalgia);
  • comparsa di tumefazioni al volto o al collo.

Fattori di rischio

I fattori di rischio noti sono:

  • tabacco e l’alcol, che costituiscono i principali fattori di rischio;
  • lesioni e continui piccoli microtraumi dovuti a protesi alterate e denti mal curati possono portare allo sviluppo di tumori a livello della lingua;
  • i tumori del tratto naso-faringeo sono spesso associati all’infezione provocata dal virus EBV (Epstein-Barr virus);
  • i tumori dell’orofaringe possono essere correlati all’infezione da Papilloma Virus umano (HPV).

Diagnosi ed esami

Per una corretta diagnosi della malattia e della sua estensione, sono di fondamentale importanza un‘approfondita anamnesi del paziente, l’esame obiettivo completato da indagini strumentali e gli esami radiologici di imaging.

Esami strumentali

Laringoscopia diretta con fibre ottiche: consiste nella visualizzazione diretta delle fosse nasali, della faringe e della laringe. Si esegue facendo passare un fibroscopio (tubo flessibile di piccolo diametro formato da un’ottica ed una telecamera) attraverso il naso fino ad arrivare a visualizzare la faringe e la laringe ai suoi diversi livelli. È un esame ben tollerato dal paziente; permette un’ottima visualizzazione delle vie aeree superiori ed è finalizzato alla identificazione di segni diretti o indiretti di malattia. 

La dotazione strumentale degli ambulatori dell’Istituto di Candiolo permette inoltre l’esecuzione della fibroscopia con luce NBI, che rappresenta oggi una innovazione diagnostica, in quanto visualizza aree mucose sospette per precancerosi ,attraverso l’analisi visiva della vascolarizzazione aberrante sottomucosa. 

Esami di diagnostica per immagini

Ecografia del collo

Si tratta di un esame di primo livello, non invasivo. Permette la valutazione dei linfonodi del collo. I linfonodi possono essere sedi di metastasi del tumore della testa e del collo. L’ecografia può essere completata con un’agobiopsia di un linfonodo del collo se sospetto. Tramite un ago apposito si vanno a prelevare delle cellule del linfonodo, che verranno inviate all’Anatomopatologo per l’analisi (esame citologico).

RX torace

Si tratta di un esame di primo livello, non invasivo, che permette di fare una fotografia del torace del paziente, con particolare attenzione ai polmoni. Questo esame è molto importante sia nel pre-operatorio, nel caso il paziente dovesse essere sottoposto a chirurgia, ma anche per valutare l’eventuale presenza di metastasi polmonari del tumore del testa-collo, o la contemporanea presenza di un tumore ai polmoni. Il fumo infatti è la causa più importante anche del tumore polmonare. 

TC, RM, PET

La Tomografia Computerizzata (TC), la Risonanza magnetica (RM) e la Tomografia ad emissione di positroni (PET) sono esami di secondo livello, essenziali nella valutazione del tumore del testa-collo. Forniscono informazioni circa la localizzazione e l’estensione in profondità del tumore e identificano la presenza di metastasi ai linfonodi del collo o in altre sedi del corpo. Sono spesso indispensabili per la pianificazione di un intervento chirurgico o per l’indicazione a trattamenti radioterapico o chemioterapici.

Terapie

Dopo la conferma della diagnosi, gli specialisti del team multidisciplinare valutano una serie di fattori per pianificare un percorso di cura personalizzato per il paziente. Oltre al tipo di tumore, le sue dimensioni e la sua eventuale diffusione ad altre parti del corpo, vengono considerati anche l’età del paziente, il suo stato generale di salute e la sua storia medica. Il piano terapeutico viene quindi discusso insieme al paziente, proponendogli scelte alternative in caso di efficacia equivalente.

A seconda dello stadio del tumore sono indicate diverse strategie di cura che comprendono la chirurgia, la chemioterapia, la radioterapia e le terapie a bersaglio molecolare.

Chirurgia

Nei tumori della testa e del collo, il trattamento di prima scelta è spesso la chirurgia, oggi in grado di garantire ottimi risultati anche con approcci mini-invasivi e asportazioni mirate. Questi interventi, eseguiti senza incisioni cutanee, permettono un breve ricovero, una convalescenza ridotta e una rapida ripresa delle normali attività. In particolare, la chirurgia transorale con laser CO₂ rappresenta un’opzione efficace per trattare in stadio iniziale tumori della bocca, della faringe e, soprattutto, della laringe.

Nei casi più avanzati, invece, la chirurgia prevede spesso l’asportazione del tumore associata alla rimozione dei linfonodi del collo potenzialmente coinvolti dalla malattia.

L’Istituto di Candiolo è dotato di tecnologie all’avanguardia che consentono di eseguire interventi anche molto estesi preservando la funzionalità di organi e strutture nervose circostanti. Un esempio è l’uso routinario del neuromonitoraggio intraoperatorio nella chirurgia delle ghiandole salivari maggiori e della tiroide, con l’obiettivo di ridurre al minimo il rischio di danni nervosi iatrogeni e garantire al paziente un trattamento di altissimo livello.

Negli interventi per tumori avanzati, oltre alla rimozione completa della malattia, è fondamentale salvaguardare l’aspetto estetico e funzionale del distretto interessato. Per questo si ricorre alla chirurgia ricostruttiva, che consente di migliorare le possibilità di recupero della deglutizione e della respirazione. All’Istituto di Candiolo questa tecnica permette di ripristinare la funzione dell’organo trapiantando tessuti prelevati da altre parti del corpo. Grazie a interventi complessi ma altamente specialistici, è possibile ricostruire porzioni di lingua, orofaringe o palato, ottenendo risultati funzionali ed estetici di rilievo e preservando una buona qualità di vita.

Dopo l’intervento, viene effettuata l’analisi anatomopatologica definitiva, che valuta il tumore in base a dimensioni, grado di aggressività, eventuale estensione alle strutture vicine e ai linfonodi, con particolare attenzione ai margini di resezione. In base a questi dati, può essere indicato un trattamento complementare, come radioterapia associata o meno a chemioterapia.

Chemioterapia

La chemioterapia è un trattamento farmacologico che mira a eliminare le cellule tumorali sfruttando la loro maggiore velocità di riproduzione rispetto alle cellule sane. Poiché agisce interferendo con i meccanismi di replicazione cellulare, può colpire anche cellule sane, causando effetti collaterali che, nella maggior parte dei casi, scompaiono una volta terminata la cura.

Prima di iniziare, l’oncologo fornisce tutte le informazioni sui farmaci da utilizzare e sui comportamenti utili ad alleviare gli eventuali effetti collaterali.

Nel tumore della testa e del collo — in particolare nelle forme oro- o rinofaringee correlate a infezione virale, e nei tumori avanzati della laringe — l’associazione di radioterapia e chemioterapia può portare alla guarigione in un’elevata percentuale di casi. Questa strategia consente di preservare la funzionalità di faringe e laringe anche in tumori localmente estesi, nei quali la chirurgia non è indicata.

La chemioterapia può essere utilizzata anche:

  • come trattamento esclusivo nei tumori della testa e del collo in stadio avanzato o metastatico;

  • in associazione alla radioterapia dopo un intervento chirurgico, se l’esame istologico evidenzia forme particolarmente aggressive.

La somministrazione avviene di solito per via endovenosa, in regime ambulatoriale. La durata di ogni somministrazione varia da pochi minuti a diverse ore, a seconda dei farmaci utilizzati.

Il trattamento viene effettuato a cicli: ogni ciclo dura alcuni giorni ed è seguito da un periodo di riposo di alcune settimane. Il numero complessivo di cicli dipende dal tipo di tumore e dalla risposta individuale del paziente alla terapia.

Terapie biologiche

Le terapie biologiche, dette anche terapie a bersaglio molecolare (target therapy), sono trattamenti mirati che agiscono selettivamente su specifici bersagli molecolari — come recettori, fattori di crescita o enzimi — presenti soprattutto nelle cellule tumorali.

Questi bersagli sono coinvolti in processi fondamentali per la malattia, come:

  • la crescita e la diffusione incontrollata delle cellule tumorali;

  • la resistenza alle terapie tradizionali;

  • la formazione di nuovi vasi sanguigni che nutrono il tumore (angiogenesi).

Uno dei bersagli più importanti è EGFR (Epidermal Growth Factor Receptor), un recettore presente sulla superficie delle cellule tumorali che si lega al fattore di crescita dell’epidermide. L’attivazione di EGFR stimola il gene RAS, responsabile di numerosi processi di proliferazione e metastatizzazione.

Per bloccare questa via di crescita vengono utilizzati farmaci mirati, come il Cetuximab, un anticorpo monoclonale prodotto in laboratorio che imita l’azione del sistema immunitario e si lega a EGFR, inibendone l’attività.

Immunoterapia

L’immunoterapia comprende farmaci che non sono diretti contro le cellule tumorali ma che agiscono attivando la risposta del sistema immunitario bloccato dal tumore.

Per questi tumori i ricercatori stanno studiando farmaci in grado di togliere il freno al sistema immunitario rendendolo quindi nuovamente efficace nel riconoscere ed eliminare le cellule tumorali.

Si tratta di terapie ancora sperimentali, applicate per ora in alcuni tipi di tumore metastatico, che però sembrano avere un futuro promettente.

Radioterapia

La radioterapia utilizza radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali.
È un trattamento ambulatoriale, che non richiede ricovero, somministrato presso la Divisione di Radioterapia in sedute giornaliere consecutive dal lunedì al venerdì, organizzate in cicli della durata variabile da una a diverse settimane.

Poiché i tumori del distretto testa-collo si sviluppano in prossimità di organi particolarmente delicati — come bulbo oculare, sistema nervoso o trachea — è fondamentale disporre di apparecchiature di ultima generazione che consentano una radioterapia a intensità modulata. Questa tecnica permette di concentrare il fascio di fotoni sul bersaglio tumorale, risparmiando quanto più possibile le strutture sane vicine e riducendo così gli effetti collaterali. Un esempio è la Tomoterapia, che unisce precisione millimetrica e possibilità di trattamento su aree complesse.

Grazie alle tecniche moderne, le complicanze gravi della radioterapia sono oggi ridotte all’1-2%. Tra gli effetti collaterali tardivi più frequenti si segnalano una certa secchezza delle mucose irradiate e la riduzione del senso del gusto.

Nel tumore della testa e del collo, la radioterapia può essere:

  • associata alla chemioterapia come terapia di prima scelta, in particolare nelle forme virus-correlate e in alcuni tumori avanzati della laringe;

  • indicata dopo la chirurgia (terapia adiuvante) quando l’esame istologico evidenzia forme particolarmente aggressive, per ridurre il rischio di recidiva;

  • utilizzata in alternativa alla chirurgia transorale mini-invasiva nei tumori in stadio iniziale della laringe, del palato molle e dell’orofaringe;

  • impiegata a scopo palliativo, per ridurre dolore o alleviare sintomi dovuti all’infiltrazione di organi della testa e del collo.

Supporto continuativo

Presso il nostro Istituto garantiamo un supporto costante prima, durante e dopo le cure, per accompagnare ogni paziente lungo tutto il percorso di trattamento e recupero.

Supporto psicologico 

L’impatto del tumore nella vita di una persona riguarda anche la sfera psicologica: ammalarsi di cancro infatti è sempre un avvenimento traumatico che investe tutte le dimensioni della persona e che può generare ansia, paura, rabbia, depressione.

All’Istituto di Candiolo, accanto alle terapie d’avanguardia, il percorso terapeutico e assistenziale comprende sempre un supporto psico-oncologico qualificato che aiuta il paziente ad affrontare positivamente non solo le cure ma anche la delicata fase di recupero fisico e psicologico.

È possibile partecipare anche a gruppi di sostegno psicologico per confrontarsi con altre persone che hanno vissuto o vivono la stessa esperienza.

Linea diretta con gli specialisti

Per garantire un supporto tempestivo e diretto e ricevere risposte tempestive a dubbi e domande, all’Istituto di Candiolo è attivo un servizio di assistenza dedicato a tutti i pazienti.

Dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 17.00, è possibile contattare la segreteria del Day Hospital oncologico al numero 011.993.3775, segnalando la necessità di un consulto urgente.

Il paziente verrà rapidamente messo in contatto con il proprio medico specialista, per ricevere risposte chiare e un supporto immediato.

Cure continue e palliative

Il paziente oncologico è una persona con bisogni complessi che richiede un supporto multidisciplinare non solo per la malattia tumorale, ma anche per tutte le problematiche correlate.

All’Istituto di Candiolo, i pazienti che lo necessitano o lo richiedono possono accedere a specialisti in diverse aree per ricevere supporto nutrizionale, fisioterapia, terapia del dolore e gestione di altre patologie associate.

Assistenza sociale

Il Servizio Sociale dell’Istituto di Candiolo effettua colloqui di informazione e orientamento ai pazienti e ai loro familiari su come accedere ai servizi del territorio e su come ottenere le prestazioni assistenziali e previdenziali previste dalla legge (invalidità, agevolazioni per ausili e protesi, congedi lavorativi ecc.).

Il servizio è attivo il mercoledì e il venerdì dalle 9.00 alle 13.00 (telefono: 011 9933059).

Follow up

Con la conclusione del percorso di cura inizia il periodo di follow-up, durante il quale, attraverso visite mediche e una serie di esami, si monitorano:

  • gli effetti collaterali delle terapie effettuate;

  • l’efficacia dei trattamenti;

  • il recupero funzionale del paziente.

I controlli di follow-up sono fondamentali soprattutto per intercettare precocemente eventuali recidive, così da poter intervenire prontamente con la terapia più appropriata. Per il paziente, rappresentano anche un’importante occasione di confronto e dialogo con il proprio medico specialista.

È lo stesso medico specialista a programmare le visite di controllo, durante le quali vengono valutate le condizioni generali di salute del paziente e analizzati i referti degli esami richiesti.

I controlli seguono intervalli programmati per la durata di cinque anni. All’inizio hanno una cadenza più ravvicinata, ogni tre mesi, per poi diradarsi progressivamente nel tempo, fino a due volte all’anno. La frequenza e il tipo di esami previsti dipendono dallo stadio del tumore e dai trattamenti eseguiti.

Nel tumore della testa e del collo, il follow-up di norma prevede:

  • Visita medica con fibrolaringoscopia: ogni 3 mesi nei primi 2 anni, poi ogni 6 mesi nel 4° e 5° anno;

  • Esami strumentali: TC del collo e del torace, RM del massiccio facciale e del collo, o TC/PET a 3-6 mesi dalla fine del trattamento, successivamente ogni 6 mesi per i primi 2 anni e ogni 6-12 mesi fino al 5° anno.

Questi esami possono inoltre essere richiesti in qualsiasi momento qualora si sospetti una recidiva di malattia durante le visite di controllo.

Gruppo Interdisciplinare

Ogni tumore richiede, in tutte le fasi di gestione della malattia, un approccio multidisciplinare che all’Istituto di Candiolo è garantito da un team di diversi specialisti, appartenenti ai vari dipartimenti clinici e chirurgici dell’Istituto: questo team si chiama GIC (Gruppo Interdisciplinare di Cure). Il GIC assicura la presa in carico di ogni paziente per tutto l’iter diagnostico-terapeutico, comprese la prescrizione e la prenotazione degli esami e la comunicazione con il malato e con i suoi familiari. Il GIC definisce e condivide un percorso di cura personalizzato per ogni paziente, basato non solo sulla tipologia e lo stadio del tumore, ma anche sulle caratteristiche del paziente stesso. L’obiettivo è quello di garantirgli il risultato migliore dal punto di vista sia oncologico sia funzionale e il mantenimento di una buona qualità di vita.Il Gruppo lavora inoltre in stretta collaborazione con i ricercatori dell’Istituto per garantire ai pazienti un rapido accesso alle novità prodotte dalla ricerca nello screening, nella diagnosi e nelle terapie.

Divisioni cliniche

Il percorso diagnostico-terapeutico del tumore testa e collo a Candiolo coinvolge diverse divisioni cliniche, tra cui:

Studi clinici

All’Istituto di Candiolo per i tumori della testa e del collo la ricerca scientifica è particolarmente evoluta.
Con il consenso dei pazienti, piccoli campioni del tumore vengono prelevati e conservati in laboratorio in modo che le cellule rimangano vive. Questi campioni vengono trasformati in organoidi, che sono piccole versioni del tumore, come dei “mini-tumori” in provetta. Gli organoidi permettono ai ricercatori di studiare le caratteristiche e l’evoluzione del tumore e di capire come reagisce ai farmaci.

La biobanca di mini-tumori serve a due scopi principali:

  • testare i farmaci già utilizzati per capire quali funzionano meglio e perché a volte non funzionano;
  • provare nuovi farmaci o farmaci già noti per altre malattie, per scoprire se possono aiutare anche contro questi tumori.

In Italia non esistono altri centri oncologici con un così alto numero di organoidi dedicati ai tumori del distretto testa-collo su cui sia stato eseguito anche il sequenziamento del DNA, che identifica il profilo genetico delle cellule tumorali.
Grazie a questa ricerca, l’Istituto può provare nuovi trattamenti in laboratorio prima di usarli sui pazienti.
Anche se i risultati definitivi non sono ancora disponibili, i dati preliminari sono molto promettenti.

Perché sceglierci

All’Istituto di Candiolo IRCCS, ogni paziente affetto da tumore di testa e collo è seguito secondo canoni di altissima specializzazione, grazie al lavoro sinergico di un Gruppo Interdisciplinare di Cura (GIC) dedicato.

Esperienza clinica e approccio su misura

Grazie all’elevato numero di casi trattati ogni anno, l’Istituto di Candiolo è un riferimento nazionale per la presa in carico dei tumori dell’esofago. L’esperienza maturata consente di affrontare anche le situazioni più complesse, sempre con un approccio personalizzato, costruito sul profilo clinico e personale di ciascun paziente.

Tecnologie di imaging e diagnostica avanzata

La definizione del piano terapeutico parte sempre da una diagnosi accurata e tempestiva. I pazienti hanno accesso a tecnologie di imaging di ultima generazione, che permettono una valutazione precisa dell’estensione della malattia.

Inoltre l’Istituto offre indagini di laboratorio avanzate e sofisticate, comprese analisi molecolari e genomiche, fondamentali per identificare caratteristiche biologiche del tumore e orientare le decisioni terapeutiche.

Tecniche chirurgiche mininvasive e multidisciplinarietà

Quando indicata, la chirurgia viene eseguita con tecniche mininvasive (laparoscopiche o toracoscopiche), che riducono il trauma operatorio, favoriscono un più rapido recupero e migliorano la qualità di vita post-intervento. Ogni scelta terapeutica viene definita all’interno del GIC, garantendo un approccio coerente e integrato.

Ricerca clinica e accesso ai trial

In quanto IRCCS, l’Istituto di Candiolo unisce alla pratica clinica una forte vocazione alla ricerca scientifica. I pazienti possono essere valutati per l’inserimento in trial clinici attivi, che rappresentano una possibilità concreta di accedere a terapie innovative, non ancora disponibili nella pratica standard. La collaborazione tra cura e ricerca è un valore distintivo che si traduce in opportunità concrete per il paziente.

Cura e supporto in ogni fase del percorso

Il Gruppo Interdisciplinare di Cura si prende cura della persona in ogni fase: dalla diagnosi alla terapia, fino al follow-up, con attenzione al supporto nutrizionale, alla salute psicologica e al reinserimento nella vita quotidiana. L’organizzazione dei controlli, delle visite e delle terapie è pensata per garantire continuità e serenità, valorizzando sempre la dimensione umana della cura.